Chi ben comincia…

19 febbraio, 2020 , ,

La colazione è uno dei pasti più importanti della giornata: dovrebbe fornirci circa il 20% delle calorie giornaliere e dovrebbe essere bilanciata nei suoi macro-nutrienti: proteine, lipidi e carboidrati.


La colazione italiana, che classicamente si compone di biscotti e caffelatte (quando va bene!) non è quanto di meglio si possa pensare. Sproporzionata a favore degli zuccheri, risulta povera in proteine e i grassi forniti sono principalmente quelli — malsani — presenti nei biscotti. Questo tipo di pasto ha la capacità di innalzare molto velocemente la glicemia e di farla anche scendere altrettanto velocemente, facendo sentire in breve tempo i morsi della fame.

Quanto più velocemente la glicemia si alza, tanto più alacremente l’insulina dovrà essere prodotta e rilasciata dal pancreas per far sì che i livelli di concentrazione ematica del glucosio rimangano costanti.

Gli zuccheri che non si utilizzano si trasformano in grassi, che vengono immagazzinati ben al sicuro nel nostro tessuto adiposo viscerale (principalmente a livello addominale, ma anche nelle cosce, per esempio) e lì rischiano di rimanere per un bel po’, se non si fa attività fisica e se non si abitua l’organismo ad utilizzare i grassi come substrato energetico.

Qualche esempio di sana colazione? Troverete qualche esempio qui sotto. Potrei andare avanti all’infinito, probabilmente, ma ognuno di voi sarà in grado di trovare quella più vicina ai suoi gusti, dedicando un po’ di tempo in più a questo trascuratissimo momento e pasto della giornata.

Smoothie ai mirtilli

Smoothie ai mirtilli

Smoothie ai mirtilli

Questo smoothie fa venire l’acquolina in bocca soltanto a guardarlo….

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Porridge di avena senza cottura

Porridge di avena senza cottura

Porridge di avena senza cottura

Poiché il porridge deve avere una consistenza molto morbida, è necessario prepararlo il giorno prima e conservarlo in frigo fino alla successiva prima colazione.

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Pancake con fiocchi di latte

Pancake con fiocchi di latte

Pancake con fiocchi di latte

I fiocchi di latte conferiscono alla crêpe più gusto oltre ad aumentare il contenuto proteico.

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Autori

Antonella Giordano
Ha una laurea specialistica in Biologia del comportamento (Università di Firenze), un master universitario di II livello in Alimentazione ed Educazione (Università di Bologna) e una laurea specialistica in Scienze dell'alimentazione (Università di Genova). E’ membro dell’Ordine dei Biologi (ONB) dal 2013 e socia SINU. Appassionata di tematiche di psico-nutrizione, il suo obiettivo è quello di far trovare un equilibrio e un rapporto sano e corretto con il cibo e con il proprio corpo, non dimenticando mai che la scelta di quello che mangiamo è un atto importante per noi stessi, per chi ci circonda e per il mondo che ci ospita.

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